Daniele Bicego

Inizia la sua attività musicale come studente di corno; diplomatosi nel 1995 inizia a collaborare con numerose orchestre sinfoniche tra cui Teatro alla Scala, Orchestra G. Verdi, Orchestra della RAI di Milano, Orchestra Regionale Toscana, Teatro Comunale di Firenze, Teatro S. Carlo di Napoli, OSER G. Toscanini di Parma, G. Mahler Jugendorchester Wien. Intorno al 2000 comincia a suonare cornamuse, flauti e altri strumenti suonando in formazioni di musica antica e folk per vari festival italiani e eventi internazionali in Spagna, Francia, Andorra, Svizzera, Germania, Irlanda…ha avuto occasione di dividere il palco con importanti artisti internazionali come Michael Mc Goldrick, Tiarnàn O’Duinnchinn, Nuala Kennedy e partecipare a lavori discografici di svariati generi musicali: dal folk con Baraban, Tre Martelli, duo Faravelli-Burrone, Vincenzo Zitello a dischi di musica prog, rock e blues. Al momento è attivo con il musicista e cabarettista Flavio Oreglio, realizzando due incisioni di cui ha curato anche arrangiamenti e lavoro di studio per l’etichetta Long Digital Playing. Complessivamente ha suonato in circa 40 album musicali.

Il suo impegno principale è comunque rivolto alla müsa, l’antico strumento della zona delle Quattro Province, sulla quale è in preparazione un volume (con CD allegato) che racchiuda tutto il lavoro fatto compiendo ricerche e misurazioni di strumenti storici; tra i tanti quelli della Raccolta Guatelli di Ozzano Taro e del Royal Scottish Museum di Edinburgo.

Ha pubblicato articoli su: La Piva del Carnèr, Chanter (periodico della Bagpipe Society), The Rough Guide of Irish Music della Cork University Press. E’ stato invitato come relatore al simposio organizzato dalla International Bagpipe Society a Mallorca nel 2018, e ha tenuto corsi di cornamusa in numerosi ambiti.

Da anni ha intrapreso un’attvità di ricostruzione di strumenti dedicata, oltre alle uilleann pipes irlandesi, agli strumenti del Nord Italia che ha studiato: baghèt bergamasco, piva dell’appennino emiliano, e naturalmente la müsa; realizza inoltre esposizioni e concerti a scopo didattico con la sua ampia collezione di strumenti a sacco provenienti da tutta Europa (circa 60 pezzi).

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Daniele Bicego sarà presente quest’anno al Festival con la Conferenza PipeLink – un viaggio tra gli strumenti a sacco in Europa

« La cornamusa è uno strumento molto antico, e non sappiamo dove è comparso per la prima volta. Viene dall’incontro di una sacca di pelle con le canne di uno strumento a fiato, un’idea così semplice che potrebbe essere nata indipendentemente in luoghi e tempi diversi. Fin dal Medioevo comincia a comparire in un gran numero di raffigurazioni e sculture in tutta Europa; si diffonde dappertutto sopravvivendo fino a oggi in tantissime forme diverse come strumento popolare. »